venerdì 2 marzo 2012

Ascolti: Django Django - Django Django


I Django Django mi danno l'idea di poter essere un gruppo da singolo e da live.
Gruppo di quattro elementi, originario di Edimburgo (si sono conosciuti al College of Art) attualmente residente in Londra (ovviamente, viene da dire) ci regalano questo debutto più che omonimo.
Una introduzione semi-strumentale e poi si parte: Hail Bob e Default ci introducono nel loro mondo musicale.
Che racchiude una serie di nomi: Metronomy, Cristal Castel, Fleet Foxes e un tocco di Vampire Weekend.
Andiamo a spiegare: l'approccio è quello di un cantato corale applicato a una specie di elettro-pop che in  più di un caso riesce davvero a regalare alcuni pezzi che non possono non piacere.
Prendiamo Default: cassa non in primo piano ma ad alta velocità, un ritornello giocato sull'intreccio delle voci e che si pianta in mente e che fa pensare a quanti remix si ascolteranno nei club nei prossimi mesi di questo pezzo.
E tutto l'inizio è incoraggiante: Firewater poi si sposta leggermente in direzione Animal Collective e Waveforms mantiene alto il livello.
E' nella seconda parte che si scende un pò: Wor sembra un pezzo di certi anni sessanta e pur piacevole non regala niente che non si sia già sentito, soprattutto Skies Over Cairo e in generale gli ultimi pezzi sono abbastanza riusciti a livello strumentale ma molto meno a livello canoro, perdendo l'efficacia dell'inizio del disco.
Insomma: un debutto promettente con qualche ma, non è infatto chiaro quanto potranno fare questi ragazzi, rimane nelle orecchie un disco bello compatto e pieno di ritmo e idee, pieno di gioventù e voglia di fare.
Vedremo il proseguimento, sicuramente promossi per ora e attesi per futuri live che ci si immagina parecchio divertenti.

Django Django - Default by Django Django

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